Claudio Monteverdi

vespro della beata vergine

Sarebbe interessante conoscere le ragioni che indussero Monteverdi a comporre e pubblicare il Vespro della Beata Vergine se non fosse che una certa aura di mistero può accrescere il nostro piacere ogni volta che ci accostiamo a un capolavoro.

“Nel Vespro – spiega Maletto – Monteverdi rimodella il tradizionale linguaggio della polifonia per innestarlo nel nuovo stile concertato: il risultato non è solo la semplice somma di due stili, è un’opera talmente innovativa da non trovare riscontri nel panorama contemporaneo”.

L’impianto architettonico del Vespro rivela una raffinata dialettica musicale messa in atto dal compositore. “I Salmi – spiega Giuseppe Maletto – rappresentano l’elemento diurno, maschile, solare, imponente e dinamico. Nei ‘sacri concenti’ si coglie invece una dimensione femminile, notturna e delicata”.

È chiaro che un’opera così complessa investe l’interprete di grandi responsabilità, a maggior ragione per il fatto che su molti aspetti di prassi esecutiva manca tuttora un accordo unanime fra gli specialisti.

La scelta dei tempi è un aspetto decisivo nell’interpretazione del Vespro. “Se vogliamo accostarci allo spirito del compositore nella nostra epoca frenetica, dobbiamo riappropriarci di una calma d’altri tempi, cercando di contrastare quella tendenza che in più di un secolo di musica registrata – che si tratti di Monteverdi, di Bach, di Vivaldi o di Mozart – vede l’adozione di tempi sempre più rapidi. Al contrario, nella nostra esecuzione del Vespro, abbiamo cercato, anche opponendoci ad abitudini consolidate, di cantare e suonare tenendo il legato come principio basilare e prendendo tutto il tempo necessario”.

Siamo certi che ogni ascoltatore, grazie a questa esecuzione così meditata e ricca di idee, scoprirà colori e dettagli illuminanti in un’opera che non finirà mai di sorprenderci.

(Marco Bizzarini)

CLAUDIO MONTEVERDI | VESPRO DELLA BEATA VERGINE | GCD 922807
LA COMPAGNIA DEL MADRIGALE

Rossana Bertini, soprano
Francesca Cassinari, soprano
Elena Carzaniga, alto
Giuseppe Maletto, tenor
Raffaele Giordani, tenor
Daniele Carnovich, bass


Cantica Symphonia

Valentina Coladonato, Sonia Tedla Chebreab, Elena Bertuzzi, Alessandra Gardini, Federica Napoletani
sopranos
Annalisa Mazzoni, Giulia Beatini, Paola Cialdella
altos
Gianluca Ferrarini, Massimo Lombardi, Alessandro Baudino, Livio Cavallo, Claudio Poggi
tenors
Matteo Bellotto, Marco Milanesio, Dario Previato, Riccardo Bertalmio Francesco Maletto
basses

cantica symphonia and la pifarescha:

Andrea Inghisciano, Josué Meléndez Pelàez, Nùria Sanromà Gabàs cornetts
Lorenzo Cavasanti, Andrea Primiani
recorders & Renaissancetraversos
Federico Vitalone
recorder
Ermes Giussani
trumpet & sackbut
Mauro Morini, Corrado Colliard, David Yacus, Valerio Mazzucconi
sackbuts

Anaïs Chen, Efix Puleo
violins
Svetlana Fomina, Laura Bertolino
violins & violas
Elena Saccomandi
viola
Nicola Brovelli
violoncello
Cristiano Contadin
violone & viola da gamba
Marco Casonato
violone
Luca Guglielmi
organ
Guido Magnano
regale
Gianluca Ferrarini
organ
Marta Graziolino
harp

Giuseppe Maletto, direction

production details

Total playing time 64:58 + 58:46
Recorded at Basilica di San Maurizio, Pinerolo, Italy, in September and October 2016
Engineered by Davide Ficco
Produced by CDM and Cantica Symphonia
Booklet essay by Marco Bizzarini
English – Français – Italiano – Deutsch

tracce

CD I
1 Domine ad adiuvandum
2 Dixit Dominus
3 Nigra sum
4 Laudate pueri
5 Pulchra es
6 Laetatus sum
7 Duo seraphim
8 Nisi Dominus
9 Audi coelum
10 Lauda Ierusalem

CD II
1 Sonata sopra Sancta Maria ora pro nobis
2 Ave maris stella
3 Magnificat (I)
4 Magnificat (II)

domine ad adiuvandum
pulchra es
nisi dominus
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