All’epoca del Primo Libro di Madrigali a cinque voci, pubblicato a Venezia nel 1580, Luca Marenzio era una giovane promessa della musica italiana.
Aveva un’età di circa ventisei anni, cantava – per quel che si può immaginare – con grande soavità, suonava presumibilmente il liuto e altri strumenti, era stato al servizio del duca di Mantova Guglielmo Gonzaga e del cardinale di Trento Cristoforo Madruzzo prima di passare alle dipendenze del cardinale Luigi d’Este, suo influente protettore nella Città Eterna. Proveniva da Coccaglio, piccolo paese nei dintorni di Brescia, territorio sottoposto al governo della Serenissima Repubblica di Venezia.
Nell’Italia settentrionale dell’epoca la poesia, la musica, le belle arti e le scienze appassionavano una parte consistente della locale aristocrazia. Una fitta rete di cenacoli intellettuali – le accademie – agevolavano la circolazione delle idee e permettevano ai rispettivi membri di tenersi aggiornati sulle ultime novità in campo artistico. Il talento del giovane Luca si fece ben presto notare.
Marco Bizzarini
LUCA MARENZIO PRIMO LIBRO MADRIGALI | GCD 922802
LA COMPAGNIA DEL MADRIGALE
Rossana Bertini, soprano
Francesca Cassinari, soprano
Elena Carzaniga, alto
Giuseppe Maletto, tenor
Raffaele Giordani, tenor
Daniele Carnovich, bass
with:
Paolo Borgonovo, tenor
Marco Ricagno, bass
DETTAGLI
Total playing time: 67:35
Recorded in Roletto, Italy,
in September 2010 and February 2011
Engineered by Davide Ficco
Produced by CDM
Booklet essay by Marco Bizzarini
English – Français – Italiano – Deutsch
TRACCE
1 Liquide perle Amor
2 Ohimè, dov’è il mio ben
3 Spuntavan già
4 Quando i vostri begl’occhi
5 Tirsi morir volea
6 Dolorosi martir
7 Che fa oggi il mio sole
8 Lasso ch’io ardo
9 Venuta era Madonna
10 Madonna mia gentil
11 Cantava la più vaga pastorella
12 Questa di verd’erbette
13 Partirò dunque
14 O tu che fra le selve
from: Dolci affetti (1582)
15 In quel ben nato
Sestina:
16 Mentre ti fui sì grato (I – Giovanni Maria Nanino)
17 Mentre ti fui sì cara (II – Giovanni Battista Moscaglia)
18 Or pien d’altro desio (III – Luca Marenzio)
19 Or un laccio, un ardore (IV – Giovanni de Macque)
20 Lasso dunque, che fia (V – Francesco Soriano)
21 Benché senza mentire (VI – Annibale Zoilo)